Un incontro fra il teatro e lo psicodramma, nell'ambito delle celebrazioni in onore di Luigi Pirandello nel cinquantenario della morte. Il titolo non è una battuta per propiziare l'attenzione della platea. Si trova fin dall'inizio in Ciascuno a suo modo, una delle commedie della trilogia del Teatro nel Teatro. Pirandello la scrisse con autentici effetti rivoluzionari e Dario Niccodemi la rappresentò con clamore a Milano e Torino nel '24. La didascalia presenta ironicamente la Moreno come conosciutissima, ma perché?

Nel gioco tra finzione e realtà aleggia il riferimento a una signora della società-bene di Torino che ha cercato invano di impossessarsi dell’evento. In Ciascuno a suo modo questo personaggio entra in scena prima dell'apertura del sipario. Grida il suo sdegno contro la messinscena di fatti veri e dolorosi tra cui un suicidio d'amore e aggredisce l’autore. La stessa cosa si verifica a Torino nella realtà come se il testo di PIrandello si impadronisse dell'evento, suscitando veri scandali, incidenti e aggressioni al di là della regia di Ottavio Rosati.

Per Ugo Gregoretti, direttore del Teatro Stabile di Torino, è un evento unico e indimenticabile: "Magari avere sempre, tutto l'anno un pubblico come questo per Moreno e Pirandello: aperto, ironico, disponibile. Questa serata lo dimostra: Torino ha pure un'anima allegra." Per Zerka Moreno, che conduce uno psicodramma col nipote di Pirandello e con una giovane donna del pubblico, è un trionfo.

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La Moreno allude all'unica persona che in Europa rischiava di capire fino in fondo la rivoluzione teatrale di Pirandello. Lo psichiatra viennese Jacob Levi Moreno, inventore della psicoterapia dì gruppo e dello psicodramma al quale il Carignano dà la voce di Dario Fo. Del resto che un altro personaggio si chiami Morello, significa che Pirandello fonde il proprio cognome con quello di Moreno.

Osvaldo Guerrieri su La Stampa descrive così la serata al Teatro Carignano:

“Eccola, la serata imprendibile, frammentata, scheggiata de La Moreno per Pirandello e Ciascuno a suo modo. Eccola la Grande Improvvisazione che culminerà negli esempi di psicodramma condotti da Zerka Moreno, vedova di Jacob Levi Moreno... Ecco, infine, il folle giuoco, amministrato sapientemente da Ottavio Rosati e offerto a un pubblico numerosissimo. Un pubblico adescato da lusinghe un po' stregonesche, un po' scientifiche, un po' clownesche [...] Su, nei palchi, alcuni sembrano impazzire, litigano a distanza, se la pigliano con Rosati. Lui, travestito da usciere, fa il burattinaio e il buttafuori. Nell'atmosfera accesa, il fantasma delle serate futuriste occhieggia sornione.

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