Secondo Freud l’inconscio è strutturato come una scena teatrale e da questa omologia di struttura sono derivate gran parte delle esperienze più vive nel campo della sperimentazione artistica, dal teatro alla letteratura alle arti visive. La rivista "Atti dello psicodramma", fondata e diretta da Ottavio Rosati e pubblicata da Astrolabio Ubaldini, conferma con l’originalità della sua forma la validità di questa ipotesi e rappresenta il nucleo di professionisti e studiosi che in futuro daranno vita alla nostra scuola di specializzazione in psicodramma. Da un lato la rivista scava nel fatto teatrale, il teatro d’avanguardia contemporaneo e gli autori della cosiddetta Scuola Romana di teatro. Dall’altro propone, soprattutto nei primi numeri, contributi teorici e clinici sullo psicodramma analitico nell’ottica degli analisti francesi Gennie e Paul Lemoine che rileggono alla luce di Freud e Lacan la teoria del gruppo di Moreno, creatore dello psicodramma e del gioco di ruolo. Alcuni articoli della rivista riguardano l’approdo all’immaginario del teatro d’avanguardia. Altri chiariscono l’esperienza del gioco drammatico del soggetto, spettatore-attore, che nel teatro non assiste alle proiezioni immaginarie di un autore-attore ma si confronta col suo inconscio.
Nel corso degli anni la rivista si stacca dal gruppo parigino della SEPT e dal suo riferimento a Freud e Lacan per proporre articoli e documenti sul pensiero originario di Moreno e il suo rapporto col teatro di Luigi Pirandello soprattutto nella trilogia del Teatro nel Teatro. Gli ultimi due numeri della rivista raccontano il making di sociodrammi teatrali dedicati a Questa sera si recita a soggetto e Ciascuno a suo modo.